La poesia visiva di Ketty La Rocca

Il mito ci sommerge: la poesia visiva di Ketty La Rocca

Lecture di Raffaella Perna

4 Marzo 2018
DARPS, Roma

L’intervento analizza l’opera di Ketty La Rocca, protagonista dell’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta, al centro di un vivo e crescente interesse internazionale, testimoniato dalla presenza delle sue opere nelle collezioni di musei prestigiosi, tra cui la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, The Museum of Modern Art di New York, il MAXXI di Roma, gli Uffizi di Firenze, il MART di Trento e Rovereto e il Centre Pompidou di Parigi.

Trasferitasi nel 1956 a Firenze, nel 1966 La Rocca entra in contatto con la Poesia Visiva, partecipando alle attività del Gruppo 70. In questo contesto i Collage e i Cartelli, basati sul rapporto tra immagine mediatica e parola, evidenziano una precoce attenzione per la condizione femminile: con sguardo pungente, infatti, l’artista demistifica gli stereotipi diffusi dai mass-media, ponendo sotto accusa il processo di reificazione del corpo femminile.

A quasi vent’anni dall’ultima antologica italiana e a 80 anni dalla nascita, il 14 aprile 2018, il Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) di Ferrara ospiterà la grande retrospettiva KETTY LA ROCCA 80, Gesture, Speech and Word a cura di Francesca Gallo e Raffaella Perna, in collaborazione con l’Archivio dell’artista, diretto da Michelangelo Vasta.

Raffaella Perna (1982) è dottore di ricerca in Storia dell’arte e professore a contratto di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata. È autrice dei libri: Piero Manzoni e Roma (collana Pesci Rossi, Electa, Milano 2017); Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta (Postmedia Books, Milano 2013); Mimmo Rotella e la Galerie J (Postmedia Books, Milano 2010), In forma di fotografia. Ricerche artistiche in Italia tra il 1960 e il 1970 (DeriveApprodi, Roma 2009). Suoi saggi sono stati pubblicati in riviste scientifiche e cataloghi di mostre, tra cui La Grande Madre (Palazzo Reale/Fondazione Trussardi, 2015); TV 70. Francesco Vezzoli guarda la Rai  (Fondazione Prada, 2017). È inoltre curatrice dei volumi: Ketty La Rocca. Nuovi studi (con F. Gallo, 2015); Etica e fotografia. Potere, ideologia e violenza dell’immagine fotografica (con I. Schiaffini, 2015); Il gesto femminista. La rivolta delle donne: nel corpo, nel lavoro, nell’arte (con I. Bussoni, 2014) e Le polaroid di Moro (con S. Bianchi, 2012). Ha curato mostre pubbliche e private, tra le quali: L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015 (Triennale di Milano, cat. Silvana Editoriale), Grandi fotografi a 33 giri e Synchronicity. Record Covers by Artists (Auditorium Parco della Musica di Roma). In data 1/12/2017 ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore associato. Suoi articoli sono apparsi su Operaviva, Doppiozero, Alfabeta2, Flash Art.

Conosci queste artiste? Le pioniere

20 giugno 2018
DARPS, Roma

Nell’ambito delle sue attività DARPS propone il laboratorio Riconosci queste artiste? inserendosi nel percorso già delineato dal celebre saggio del 1971 di Linda Nochlin intitolato “Why Have There Been No Great Women Artists?”. In questo testo la studiosa parte da una scomoda domanda per avviare una ricerca su un inconscio culturale, filtro ideale che ha mediato il nostro rapporto con la storia della cultura fortemente condizionata dalla questione del genere. 

Il workshop si pone inoltre in parallelo all’attività svolta dal NMWA- National Museum of Women in the Arts a Washington, DC – emblematicamente intitolato “Can you name five women artists?”, che ha deciso di istituire dei sondaggi e delle attività su un tema ancora così rilevante.

DARPS pone al centro della discussione la domanda “Riconosci queste artiste?” Si crea così la possibilità di entrare in contatto con le ricerche di quelle che possono essere considerate le pioniere dell’arte contemporanea, nate tra il 1862 e il 1929.

Le artiste che saranno al centro di questa condivisione, sono donne che agirono prima delle conquiste sociali e politiche degli anni Sessanta, dunque su un terreno ancora tutto da conquistare, mettendo in circolo elementi fondativi di una moderna identità femminile.

La forma interattiva del laboratorio si offre come una possibilità di incontro fra donne di diversa formazione, non soltanto provenienti dal mondo delle arti, ponendo al centro innanzitutto le immagini. Sarà dunque un lavoro collettivo e interdisciplinare che cercherà di sfidare i luoghi comuni predominanti nella storiografia artistica, che hanno ostacolato e ostacolano una diffusa conoscenza delle ricerche delle più importanti artiste internazionali.

Giovani studiose metteranno a disposizione gli studi fatti su artiste nate entro il 1920, a partire dalle protagoniste delle avanguardie storiche, pioniere che con le loro sperimentazioni hanno costruito un’altra storia dell’arte, spesso ancora troppo celata, ma che ha nutrito profondamente l’immaginario femminile superando ogni mistica o pregiudizio. 

Irene Caravita: Lisetta Carmi, Diane Arbus


Miriam Carinci: Louise Bourgeois, Norbertine Roth


Giovanna Fazzuoli: Meret Oppenheim, Yayoi Kusama


Paola Lagonigro: Benedetta Cappa, Mirella Bentivoglio


Rossella Natale: Maria Lai, Marisa Merz


Martina Rossi: Hannah Höch, Carla Accardi

ICON

DARPS ospita la tavola rotonda ICON

6 dicembre 2018
DARPS, Roma.

Presso la sede di DARPS, Marica Croce Caldarulo ospita un incontro su iniziativa di Maria Grazia Chiuri nelle vesti di guest editor della rivista ICON. La stilista si è avvicinata alle arti visive avendo come tramite l’operato delle artiste e con le sue collezioni , Chiuri vuole restituire a tutte le donne un po’ di quello che le ha insegnato il femminismo.

Hanno partecipato:
Maria Alicata – Direttore della Fondazione Baruchello
Maria Grazia Chiuri – Direttore Artistico di Dior
Cristiana Collu – Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
Marica Croce Caldarulo – Presidente DARPS
Maria Luisa Frisa – Curatrice e docente di design della moda e di arti multimediali IUAV
Silvia Ihring – co-moderatrice di ICON
Cornelia Lauf –  co-moderatrice e curatrice
Rachele Regini – Studentessa di Storia dell’Arte
Dora Stiefelmeier – Presidente RAM radioartemobile
Paola Ugolini – Critica d’Arte e curatrice