Conversazione con Valèrie Oka

Valèrie Oka ospite di DARPS

13 maggio 2019
DARPS, Roma

Presso la sede di DARPS, 13 maggio 2019, si svolge l’incontro con Mme Janine Tagliante-Saracino, Ambasciatrice della Costa d’Avorio in Italia e l’artista Valérie Oka, in occasione della sua partecipazione alla 58° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel Padiglione della Costa d’Avorio.

Valérie Oka ha sostenuto apertamente una politica di rinnovamento artistico-culturale e di contestazione attiva.

Mi considero una portavoce di “genere”. Sperimento la relazione perversa e conflittuale di impulsi ed emozioni. Ho ricercato ciò che nel collegamento di parole, “Africa”, “donna”, “corpo”, “sesso”, “passato”, “attuale”, “futuro”, “paura”, “trauma” … può essere utile per ognuno di noi. Il mio lavoro, che usa simultaneamente diversi media e discipline artistiche, vuole attivare una carica simbolica, filosofica e metafisica.”

Nella sua ricerca fra femminismo, dissenso e sacrificio, il corpo diventa il veicolo per un rito di protesta: è un tempio trafugato che dà prova di resistenza e autocontrollo. L’arte di Oka assume linguaggi differenti, ma rimane costantemente una forma di rivolta e di lotta per la trasformazione della società africana e per i diritti di genere, politici e ambientali. La stessa Oka afferma che come africana, donna e artista riassume in sé tutti gli stereotipi derivanti, professando nello stesso tempo la profonda convinzione di avere il diritto e il dovere di essere sé stesse.

Biografia
Valèrie Oka, vive e lavora in Costa d’Avorio. Nata nel 1967 ad Abidjan. Ha esposto per oltre 25 anni in Africa (Abidjan, Senegal, Togo, Nigeria, Sud Africa, Mali) e a livello internazionale (Parigi, Londra, Bruxelles, Svezia, New York). Le sue opere sono presenti in collezioni private e in diverse fondazioni e musei. Nel marzo 2018 è stata nominata tra le 30 donne più influenti della Costa d’Avorio, e nel gennaio 2019 ha ricevuto il premio di eccellenza da parte del governo ivoriano per la sua carriera artistica internazionale.

Tomaso Binga – Donatella Spaziani

Incontro con le artiste Tomaso Binga e Donatella Spaziani


Mercoledì 19 Giugno 2019
DARPS, Roma

Presso la sede di DARPS, 19 giugno 2019, si è svolto l’incontro con le artiste Tomaso Binga e Donatella Spaziani.

La conversazione, organizzata da DARPS, dà voce alle singole autrici e nello stesso tempo si anima e si alimenta del confronto generazionale fra le due artiste.

Durante l’incontro Tomaso Binga/ Bianca Menna tiene per DARPS e per il suo pubblico una poetry-lecture. Per vederla clicca qui

Biografie:

Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna) vive e lavora a Roma. Artista visiva e autrice di poesia visiva, sonora e performativa. Negli anni Settanta ha assunto un nome maschile in segno di protesta contro le disparità che caratterizzano la relazione uomo-donna nel mondo dell’arte. Dal 1974 dirige il centro culturale Lavatoio Contumaciale in Roma. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui: Materializzazione del linguaggio, curata da Mirella Bentivoglio, Biennale di Venezia del 1978; III Festival di Polipoesia di Barcellona del 1995; Poesia Totale al Palazzo della Ragione di Mantova nel 1998; la retrospettiva Autoritratto di un matrimonio (Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea di Roma, 2005).

Donatella Spaziani, vive e lavora a Roma. Nel suo lavoro utilizza principalmente i linguaggi del disegno e della fotografia, ma la sua ricerca si estende anche al campo della scultura, della performance e dell’istallazione, per approfondire l’intimo rapporto tra lo spazio e il corpo dell’artista. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero: MOCA – Museum of Contemporary Art, Los Angeles nel 2010; Expo Universale di Shangai nel 2010; Industria Superstudio, New York nel 2011; MACRO, Roma nel 2016.

Materiali e Riflessioni per una Genealogia delle Donne dell’Arte in Italia

Materiali e Riflessioni per una Genealogia delle Donne dell’Arte in Italia: Palma Bucarelli, Graziella Lonardi e Carla Lonzi

12 Ottobre 2019
DARPS, Roma

DARPS partecipa alla XVI edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI organizzando la tavola rotonda: Materiali e Riflessioni per una genealogia delle donne dell’arte in Italia.
Palma Bucarelli, Graziella Lonardi e Carla Lonzi.

L’incontro inaugura il ciclo di lavori Materiali e Riflessioni per una genealogia delle donne dell’arte in Italia. Per tale occasione il dibattito si concentra su tre protagoniste della cultura italiana che nella diversità dei loro percorsi tratteggiano una trama genealogica a partire dalla quale è necessario confrontarsi.
La tavola rotonda vede partecipare insieme a Elisabetta Reale – direttrice Archivio Centrale dello Stato- e Claudia Palma – responsabile Fondi storici Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea- con studiose che hanno svolto ricerche e pubblicato importanti volumi su Bucarelli, Lonardi e Lonzi lavorando sui loro archivi (conservati rispettivamente in Archivio Centrale dello Stato; MAXXI – Museo Nazionale Arti del XX secolo; Fondi Storici della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma)

Hanno partecipato:

Flaminia Allvin – art advisor

Silvia Bordini – Sapienza Università di Roma

Irene Caravita – Sapienza Università di Roma

Marica Croce – storica dell’arte e collezionista

Giorgia Gastaldon – Postdoctoral Fellow, Bibliotheca Hertziana, Roma

Laura Iamurri – Università degli Studi Roma Tre

Daniela Lancioni – curatrice Senior Palaexpo, Roma

Luigia Lonardelli – curatrice MAXXI, Museo Nazionale Arti del XXI secolo, Roma

Karolina Liusikova – curatrice

Rita Mandolini – docente MIUR

Eleonora Minna – storica dell’arte e giornalista

Claudia Palma – responsabile Archivio Bioiconografico e Fondi storici Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Elisabetta Reale – direttrice Archivio Centrale dello Stato, Roma

Martina Rossi – Sapienza Università di Roma

Nel ciclo di tavole rotonde intitolato Materiali e Riflessioni per una genealogia delle donne dell’arte in Italia, – storiche dell’arte, collezioniste, curatrici, archiviste, studiose – si confrontano su figure che hanno segnato la storia dell’arte e il pensiero delle donne in Italia.

Gli incontri si propongono di ricostruire i percorsi e le genealogie di un’eredità culturale da conoscere e trasmettere.